Gli ITS – gli Istituti Tecnici Superiori – si presentano come l’ideale punto di incontro tra l’istruzione, la formazione e il mondo del lavoro. Dopo il conseguimento del diploma rappresentano una valida alternativa ai percorsi universitari, poiché consentono di conseguire un’alta specializzazione tecnologica, finalizzata a facilitare l’inserimento lavorativo, in tempi più contenuti rispetto ai percorsi accademici per così dire tradizionali.

Gli Istituti Tecnici Superiori nascono con l’obiettivo di migliorare, in primis ricorrendo alla tecnologia, la competitività delle aree ritenute strategiche per lo sviluppo economico del Paese e più in generale del Made in Italy: tra queste assume un ruolo di rilievo il comparto turistico e culturale.

Gli Istituti Tecnici Superiori possono dunque essere considerati dei percorsi paralleli rispetto a quelli accademici. Si caratterizzano, dunque, non solo per l’alto contenuto tecnologico, ma anche per la relativa brevità di questi percorsi formativi secondari: mediamente i cosi durano tra le 1800 e le 2000 ore, abbracciando un arco temprale che oscilla fra i due e i tre anni.

Gli ITS, sono vere e proprie scuole di eccellenza costituite secondo la forma della Fondazione di partecipazione. Coinvolgono le scuole, gli enti formativi, le istituzioni locali, le università, i centri di ricerca scientifica e tecnologica e le stesse imprese, a caccia delle professionalità necessarie per apportare valore aggiunto alla propria attività.

Questo nuovo modo di concepire la formazione offre discrete opportunità di lavoro ai giovani: il 65% circa dei diplomati trova occupazione.

Il perché è presto detto: promuovendo processi innovativi, altamente tecnologici, si danno risposte concrete al sistema imprenditoriale, che spesso ha lamentato le distanze abissali tra la scuola “tradizionale” italiana (molto orientato alla teoria e pochissimo alla pratica) e la realtà lavorativa di tutti i giorni. Non a caso il 30% del corso si svolge direttamente in azienda. Sono inoltre previsti stage all’estero.

Per partecipare a questi corsi è necessario avere una conoscenza di base di informatica e inglese, ma è comunque possibile frequentare percorsi paralleli che consentano di colmare il gap di conoscenze. Al termine degli studi si consegue il Diploma di Tecnico Superiore: certifica le competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche – EQF. Tale titolo è inoltre corredato dall’Europass Diploma Supplement.

Nell’area delle Tecnologie Innovative per i Beni e le Attività Culturali-Turismo, rivestono particolare interesse due tipologie di figure professionale (turismo e attività culturali):

1. il Tecnico superiore per la comunicazione e il marketing delle filiere e turistiche e delle attività culturali;

2. il Tecnico superiore per la gestione di strutture turistico-ricettive.

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