Corso Commis di cucina per mense biologiche
Formazione gratuita per sole donne
“Commis di cucina per mense biologiche” è l’attestato che verrà rilasciato alle partecipanti al corso di formazione professionale gratuito organizzato dall’Assessorato competente della provincia di Viterbo. A partecipare alla selezione per l’ammissione potranno essere donne inoccupate e disoccupate, in possesso di licenza di scuola media, qualifica professionale o tramite apprendistato, di età superiore ai 20 anni.
Termine improrogabile per la presentazione delle domande di partecipazione – redatte in carta semplice e con allegata la documentazione relativa al possesso dei requisiti – è il 23 luglio alle 12 nella sede del centro provinciale di formazione professionale scuola alberghiera, via del Santuario 4 a La Quercia , Viterbo, o nella sede della Provincia di Viterbo, all’assessorato alla Formazione professionale, via Saffi 49.
L’accertamento dei requisiti, il controllo delle domande e dei relativi allegati, insieme alle prove selettive (colloquio, test ) per l’accertamento della conoscenza da parte dei candidati, saranno effettuati da una apposita commissione. La graduatoria degli idonei alla selezione verrà stilata sulla base dei titoli e dell’esito degli esami di selezione.
“L’azione proposta – spiega l’assessore alla Formazione professionale – intende sviluppare un percorso formativo in grado di rispondere perfettamente alle esigenze del mercato del lavoro, preparando figure professionali capaci di sviluppare una seria innovazione per affrontare problematiche e strategie proprie della cucina biologica. Con questo corso ci si propone l’obiettivo di formare una figura che sappia dare spazio a temi di grande interesse che recentemente sono emersi con maggiore diffusione, quali l’utilizzo di alimenti biologici e tipici per qualificare il servizio di ristorazione e l’importanza di una corretta educazione alimentare.
“Attraverso interventi formativi ed educativi mirati agli adulti – prosegue Picchiarelli -si vuole quindi generare una corretta cooperazione di queste figure di riferimento, finalizzata ad affermare un salutare stile di vita e un corretto stile alimentare basato sui criteri di qualità, tipicità, genuinità e varietà. Sempre più diffuso appare inoltre il peso rappresentato dalla predisposizione alla realizzazione di menù ‘personalizzati’, spesso richiesti per diversi motivi, da quelli che attengono la salute (allergie e intolleranze, malattie metaboliche o handicap fisici), a quelli che invece concernono scelte di vita, come per i vegetariani.
“L’intervento in questione – conclude l’assessore – consentirà la spendibilità della qualifica acquisita sia all’interno di strutture già esistenti, pubbliche o private, che attraverso la creazione di attività autonome, prefiggendosi l’obiettivo prioritario dell’inserimento o reinserimento lavorativo delle donne, attraverso al creazione di figure professionali specializzate”.
Le ore di lezione saranno 600, di cui 265 in aula, 135 di pratica e 200 di stage, che sarà svolto in aziende pubbliche o private al fine di fissare e incrementare le nozioni acquisite, colmare eventuali lacune, creare contatti specifici sul territorio che favoriscano l’inserimento lavorativo.